Con l’arrivo della pandemia da Covid-19, termini come igienizzazione e sanificazione delle apparecchiature di lavoro hanno assunto un significato diverso.
Se prima evocavano l’idea di una corretta pulizia di uffici, aree e apparecchiature predisposte per mansioni lavorative, adesso richiamano l’esigenza di adottare misure rigide e draconiane.
Comportamenti che scongiurino l’espandersi della pandemia.
Sebbene la campagna vaccinale abbia diminuito di molto contagi e ospedalizzazioni, e lo stato d’emergenza sia di fatto finito, non è comunque il caso di abbandonare i comportamenti virtuosi adottati sinora.
Soprattutto in un momento in cui l’economia è nuovamente minacciata dalla crisi ucraina .
Vedremo come effettuare correttamente la pulizia delle proprie apparecchiature commerciali: con particolare attenzione a quelle più delicate e di natura elettronica.
Cosa si intende per sanificazione di apparecchiature?
Le operazioni di sanificazione sono interventi volti a igienizzare ambienti in cui si svolgono quotidianamente attività lavorative.
Questa attività di igienizzazione si compie su più livelli:
- Pulizia quotidiana: attività di igienizzazione rapida da compiersi su superfici e apparecchiature da lavoro. Operata principalmente sulle superfici più utilizzate, quelle con le quali il contatto fisico è maggiore: maniglie, rubinetti, tastiere pc.
- Pulizia periodica: attività di pulizia più approfondita e minuziosa, operata su tutte le superfici, da svolgersi con cadenza periodica organizzata.
Per una disamina più approfondita circa tutto l‘iter del processo di igienizzazione è possibile consultare la circolare n 5443 del 2020.
In questo provvedimento, il Ministero della salute fornisce tutte le relative informazioni, con integrazioni introdotte dal successivo governo Draghi.
Pulizia delle apparecchiature commerciali: come avviene
È opportuno che chi esegue l’attività di igienizzazione sappia, sin dall’inizio, come eseguirla a norma di legge.
Per qualunque superficie, occorre utilizzare una soluzione con una percentuale minima di alcool etilico del 70%, da adoperare negli ambienti di lavoro due volte al giorno.
Quanto alle apparecchiature di lavoro, il consiglio è quello di impiegare panni monouso con soluzioni quali Amuchina e perossido di idrogeno, da applicare su pc, pos e registratori di cassa.
Con le pistole wireless l’operazione è molto più delicata e rimandiamo a un articolo scritto in precedenza.
La quantità di soluzione varia a seconda del tipo di apparecchiatura da igienizzare e può essere applicata in forma nebulizzata oppure strofinata a mano.
Quanto alle apparecchiature elettroniche si consiglia di strofinare a mano.
Per una buona igienizzazione, inoltre, è importante l’introduzione di una corretta areazione dell’ambiente, tenendo aperte le finestre e ispezionando i filtri dei condizionatori.
Sanificazione rilascio del documento di sanificazione
Fermo restando la fine dell’emergenza, la diminuzione dei contagi e la provvidenziale campagna vaccinale, occorre ricordare che il rischio di nuove varianti sono un’eventualità molto concreta.
Fino a pochi mesi fa, nelle aree infette, le operazioni di sanificazione si effettuavano con cadenza piuttosto rigida.
In casi come questi, risultava utile affidarsi a qualche società terza che, al termine dell’operazione di igienizzazione, rilasciava il relativo documento di sanificazione previsto dalla legge.
Vista la generale insofferenza rispetto alla crisi pandemica, ci sembra di parlare di eventi relegati al passato; ma teniamo presente che il rischio di un ritorno alla situazione pregressa è ancora concreto.
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Abbiamo capito l’importanza della sanificazione delle apparecchiature di lavoro.
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